- raccontato da Piero Terracina | 1928
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Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
Dopo un interminabile viaggio chiusi in un vagone dove non c’era posto nemmeno per sedersi, arrivarono ad Auschwitz, in Polonia. Piero racconta l’arrivo esattamente come poi lo hanno raccontato nei film: fuori dal treno i tedeschi erano tutti armati di bastone, molti avevano i cani. La gente che scendeva dai vagoni cercava subito di ritrovare i propri familiari. Piero ritrovò subito sia i fratelli che la madre e la sorella. Ma poterono stare poco insieme: gli uomini vennero separati dalle donne, i giovani dai vecchi, i bambini dalle madri. La madre li salutò benedicendoli. Il padre e il nonno vennero mandati nella fila di quelli non abili al lavoro. Il padre aveva capito che sarebbero stati uccisi subito.
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