Massimo Siddi

 
Massimo Siddi

nato nel 1928
Oristano

5 Racconti

3.5 min
Negli Anni Cinquanta, per la scarsa soddisfazione del pubblico rispetto ai servizi della Società  Elettrica Sarda, la regione Sardegna istituì un ente regionale per l'energia elettrica che fece competizione alla Elettrica Sarda. Il signor Massimo ricorda la battaglia tra i due enti e racconta il modo particolare in cui venne risolta la questione.
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5.6 min
Dopo la nazionalizzazione del'energia elettrica, nella centrale in cui lavorò il signor Massimo arrivò il Comissario del Governo per la Sardegna con la famiglia. Il compito del signor Massimo era dimostrare al comissario e la moglie, tutti e due ingegneri, come funzionava la centrale. La coppia rimase colpita dalle conoscenze del signor Massimo.
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5.2 min
Nel cantiere di Coghinas spesso si poteva incontrare Giulio Natta, il premio Nobel per la chimica. Da giovane il signor Massimo vendeva i giornali e il professor Natta era uno dei suoi migliori clienti. Quando vinse il prestigioso premio, il professor Natta rispose al biglietto di congratulazioni con una toccante lettera al direttore della centrale e il Signor Massimo ebbe il piacere di essere presente alla lettura di questa lettera. Ben emerge la passione del signor Massimo per il suo lavoro...
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5.3 min
Al suo secondo giorno all'impianto della Rumianca, un'importante azienda del settore chimico, si verificò un blackout. Il signor Massimo era il capoturno presente nell'impianto, reagì velocemente e ripristinò l'impianto in due minuti e venti secondi. Il direttore della Rumianca lo ringraziò di persona.
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8.5 min
Il padre del signor Massimo lavorò per la Società  Elettrica Sarda, alla costruzione degli impianti del Lago Alto Flumendosa. Nel 1929 a causa della recessione il progetto fu abbandonato ed il padre si trasferì, insieme alla famiglia, nel cantiere degli impianti di Coghinas. Era una vera piccola città con tutte le strutture neccesarie: asilo, scuola, chiesa, assistenza medica... Vivendo nel cantiere il signor Mario già a quattro anni sapeva distinguere le varie figure professionali. Lì conobbe Giulio Nata, il premio Nobel per la chimica, che all'epoca lavorava per la Società Sarda Amonia alimentata dalla centrale di Coghinas.
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