Umberto Filippini
nato nel 1922
Arcene
9 Racconti
-
Il viaggio di ritorno
di/da Umberto Filippini | caricato 4457 giorni fa
Erano rimasti in 9 al campo, ed erano quelli che abitavano sopra Fano, perchè c'era ancora la guerra. Il 20 Aprile è riuscito a partire ed è arrivato il 23. Non ha avuto il coraggio di arrivare a casa, si è fermato dalla cugina, aveva paura che non fosse rimasto più nulla. Sono dovute arrivare a prenderlo le sorelle.
visualizzato 16207 volte
-
Adesso vai a casa, ragazzo!
di/da Umberto Filippini | caricato 4450 giorni fa
A Salonicco fu interrogato da un colonnello inglese che gli chiese: "Dove ti trovavi l'8 di settembre 1943?" - "A Cefalonia" - rispose. Si è alzato in piedi e andadogli vicino gli ha chiesto: "Dimmi un po' ragazzo, come hai fatto a salvarti la pelle?" Poi, mettendogli una mano sulla spalla: "Adesso vai a casa, ragazzo!" Dal Pireo il 19 marzo è stato imbarcato verso l'Italia ed è arrivato il 21 a Taranto"
visualizzato 16960 volte
-
In Bulgaria c'era la principessa Giovanna
di/da Umberto Filippini | caricato 4459 giorni fa
I Bulgari hanno salvato molti italiani perchè la loro principessa era italiana. Li caricavano in macchina portandoli al di là dei posti di blocco russi, in Bulgaria. Una volta arrivati gli dicevano di andare a Sofia dalla Giovanna che li avrebbero riimpatriati. Li c'era una commissione di ufficiali italiani, bulgari e inglesi che ogni giorno faceva partire per Salonicco circa 200 soldati.
visualizzato 16474 volte
-
7 giorni e 7 notti sempre sotto l'acqua
di/da Umberto Filippini | caricato 4455 giorni fa
I russi hanno portato i prigionieri italiani in Romania. 7 giorni e 7 notti sotto l'acqua. Sono partiti in 250, ma più della metà sono rimasti sulla strada. Arrivati a destinazione li hanno messi in un lagher. Alle 4 di mattina venivano portati al porto per scaricare e tornavano alle 11 di sera. Mangiavano solo frumento. A fine novembre sono stati consegnati ai bulgari.
visualizzato 16062 volte
-
Fuggì dai tedeschi e si unì con i partigiani del...
di/da Umberto Filippini | caricato 4429 giorni fa
S'era fatto amico un sergente tedesco che lo aiutò a scappare. Si unì alla Brigata di Tito per un mese. Poi è stato consegnato ai Russi che hanno messo gli italiani in un campo di concentramento aperto. I Russi erano sempre ubriachi.
visualizzato 18468 volte
-
Le atrocità dei tedeschi
di/da Umberto Filippini | caricato 4436 giorni fa
I tedeschi in Ungheria e in ex Jugoslavia bruciavano i paesi che incrociavano e uccidevano tutti coloro che incontravano. E' stato impressionante vedere i tedeschi portare via gli ebrei in un paese dell'Ungheria.
visualizzato 18511 volte
-
Da Cefalonia in Ungheria, prigioniero dei tedeschi
di/da Umberto Filippini | caricato 4441 giorni fa
Fuggito da una scarpata ha trovato 7/8 suoi compagni e tra questi c'era un caporalmaggiore che parlava tedesco e aveva nel portafoglio due fotografie di ufficiali delle SS. Questo gli ha salvato la vita una prima volta, Consegnatosi alla caserma della città , lo hanno preso per essere fucilato insieme ad altri 50 italiani. Per fortuna in quel momento è arrivato un ufficiale tedesco che ha sospeso le esecuzioni. Sono stati costretti ad entrare a far parte della divisione tedesca e loro hanno accettato, ma da disarmati. Fino alla primavera del 44 sono stati sulle montagne della ex Jugoslavia e poi in Ungheria sui Carpazi.
visualizzato 19483 volte
-
si sono salvate una decina di persone
di/da Umberto Filippini | caricato 4434 giorni fa
In un regimento, formato da tre battaglioni, solo una decina di persone si sono salvate. Quando i solvati italiani si arrendevano, finite le munizioni, erano immediatamente fucilati dai tedeschi.
visualizzato 17507 volte
-
L'inferno di Cefalonia
di/da Umberto Filippini | caricato 4564 giorni fa
317 Fanteria Montagna, Divisione Acqui. Da Merano all'isola di Zante dove ha dormito nella casa di Ugo Foscolo, ed è rimasto a nord sul mare per un anno. Il 10 Maggio 1943 è stato trasferito a Cefalonia. Ad Agosto sono arrivati i tedeschi sull'isola. Dopo l'8 settembre 1943 sono iniziate le inutili trattative, che hanno dato il tempo ai tedeschi di organizzarsi, e il giorno 15 dopo le 12 è iniziata la carneficina. Sono stati 7 giorni d'inferno. Alle 5,30 del mattino un aereo di ricognizione segnalava le loro posizioni. l'isola aveva poca vegetazione ed era difficile ripararsi. Alle 6 iniziavano i bombardamenti degli stuka tedeschi, ininterrottamente fino alle 19. Così tutti i giorni fino al 22 settembre. Quando finivano le munizioni e i soldati italiani si arrendevano, erano immediatamente fucilati.
visualizzato 25049 volte