Non c’erano molte cose da fare anche perché non c’erano molti soldi. Se si prendeva il biglietto dell’autobus per andare a Nettuno, non ci si comprava il gelato. I fidanzati che volevano isolarsi un poco, anche allora andavano all’arco muto. Una volta Iliana col fidanzato andarono a Nettuno, con l’autobus, per il primo maggio e tornarono alle 11 di sera. La madre l’aspettava alla fermata e furono guai.

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Iliana ha studiato fino alla quinta elementare poi è andata a bottega da una sarta fino a vent’anni, quando si è sposata. C’erano tante ragazze, molte venivano da Napoli, dalla Sicilia… si conoscevano tutte e con alcune ancora si riconoscono.

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La casa dove abitava la famiglia di Iliana aveva dei sotterranei che comunicavano con alcune grotte che si diceva arrivassero fino alle grotte di Nerone. Sicuramente c’erano delle vecchie gallerie del treno usate come rifugio in tempo di guerra. Me Iliana non ci è mai andata, aveva molta paura anche perché più di una volta crede di aver visto un fantasma che forse veniva proprio dalle grotte sotto la casa.

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Ad Anzio, verso la metà degli anni ’50, arrivarono gli attori e le produzioni cinematografiche. Iliana fece la comparsa in Risate di gioia in cui la scena del ballo di capodanno fu girata al Paradiso. Era già sposata e ballava insieme al marito. Si vedeva molto Amedeo Nazzari che aveva casa ad Anzio ma Iliana ha fatto la comparsa solo quella volta nel film con Totò e Anna Magnani. Le comparse erano molto richieste e di solito alle selezioni c’era una vera folla. Tanto che Villa Adele finì per essere danneggiata e rimase chiusa per molto tempo.

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Da bambini si lasciava Anzio per andare a Rimini dai parenti. Ma non si andava al mare. Gli zii avevano un orto, non erano esattamente contadino, producevano solo frutta e insalata. I bambini aiutavano nella raccolta ed era anche quello un divertimento

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