- raccontato da Rocchi Giuseppe | 1925                                    
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																																				 Provincia di Roma - Per la memoria | 27/07/2011 
 
                            
                                Giuseppe Rocchi racconta che la sua famiglia aveva casa e campagne a pochi chilometri da Trieste. Venne detto che dovevano dichiararsi slavi comunisti; diversamente sarebbero stati considerati nemici. Pur di rimanere italiani decisero di abbandonare tutto, le tre case e i 50 ettari di terreno. Qualcuno scappava in barca di 
notte e all'alba allagava la barca per non renderla visibile per poi svuotarle quando veniva buio sperando di incontrare i pescherecci italiani a metà strada. adesso Giuseppe Rocchi con la famiglia, quando va in vacanza, sa di tornare in un paese straniero e non ci sono più parenti. Tratto dal film documentario Voci in esilio, per gentile concessione del Museo di Fiume - Roma
                            
                            
                            
                                
                                              
                                     
                                    
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